Cronaca

Ue, ok agli insetti della farina come cibo. Ma gli chef sono divisi

L’Unione Europea ha dato l’ok, per la prima volta, all’utilizzo degli insetti come alimento “da tavola”. Nello specifico gli Stati membri dell’Ue hanno autorizzato la commercializzazione come alimento delle larve gialle essiccate del tenebrione mugnaio, ovvero le tarme della farina. ù

E’ la prima autorizzazione dell’Ue a un insetto come alimento, che arriva a seguito della valutazione scientifica da parte dell’Efsa. Il “nuovo alimento” (secondo la definizione Ue) potrà essere immesso in commercio come insetto essiccato intero, come uno snack, o come farina, ingrediente per numerosi prodotti alimentari. L’autorizzazione stabilisce requisiti di etichettatura specifici per quanto riguarda l’allergenicità, visto che l’Efsa ha indicato che il consumo dell’insetto può portare a reazioni ai soggetti con allergie preesistenti a crostacei e acari della polvere. La decisione formale della Commissione europea sarà adottata nelle prossime settimane e fa parte della strategia “Farm to Fork”. Il piano d’azione Ue 2020-30 per i sistemi alimentari sostenibili identifica gli insetti come una fonte di proteine a basso impatto ambientale che possono sostenere la transizione ‘verde’ della produzione alimentare Ue. Al momento, sono undici le domande per insetti come nuove alimenti all’esame dell’Efsa.
Ma appena divulgata la notizia gli chef si sono subito divisi tra chi, ha respinto l’idea rifacendosi alla tradizione italiana e dei prodotti della nostra cultura e chi, invece, apre a questa insolita possibilità. In altri paesi occidentali,e che quindi che non hanno nella propria tradizione il cibo a base di insetti, questo tipo di prodotto si sta facendo spazio. Negli Stati Uniti gli insetti si mangiano da alcuni anni e hanno testimonial celebri. Come uno degli chef americani stellati, José Andrés, serve “chapulines”, cavallette saltate, nel suo ristorante messicano Oyamel al centro della capitale. Assenti standard specifici, l’unica limitazione imposta dalla Food and Drug. E molti, per stare più vicini all’Italia, ricorderanno sicuramente il nome della svizzera Andrea Staudacher, con il suo Futurefoodlab è specializzata in insetti. Tarme, grilli e cavallette sono i suoi ingredienti anche se gli insetti rimangono ancora un prodotto poco richiesto.