
Quei cibi che fanno bene alla mente e aiutano a combattere le malattie psichiatriche
Una corretta alimentazione non aiuta solo la buona salute fisica. Ci sono anche degli alimenti che contribuiscono al benessere della mente e aiutano a combattere le malattie psichiatriche. Un esperimento condotto a Bologna da un gruppo di familiari di pazienti psichiatrici, poi diventata un libro (“Alimentazione e salute mentale edito da Pendragon) ha permesso di ottenere una serie di informazioni sulle proprietà di alcuni cibi, la dannosità di altri e l’influenza di certi alimenti sui disturbi psichiatrici. Un aiuto, è bene sottolinearlo, che non porterà a eliminare gli psicofarmaci per quei pazienti che vi devono fare ricorso, ma che ha dimostrato comunque dei benefici. Ad esempio tra gli alimenti amici ci sono l’alloro, un leggere antidepressivo; l’anguria che ha effetti salutari sul sistema nervoso; la banana, considerata uno dei migliori antidepressivi naturali; i cachi dal poter disintossicante; il cioccolato fondente, da usare però con moderazione; i frutti di bosco, in particolare il lampone con il suo potere antidepressivo; latte naturale crudo e latticini da latte crudo con il loro potere sedativo; la lattuga per aiutare il sonno; miele o mela cotta al forno con la buccia con effetto sedativo; il pomodoro che ha un potere antidepressivo, come il pompelmo, e infine il tè verde che è considerato un antirilassante e antiansia.

Il cioccolato fondente è uno dei cibi “buoni”, con effetti positivi sul tono dell’umore, ma va usato con moderazione per evitare di creare dipendenza.
Invece tra gli alimenti che possiamo definire “nemici” e con influenza negativa su chi ha problemi psichiatrici ci sono l’alcool, i formaggi stagionati che hanno un’azione eccitante sul sistema nervoso e il glutammato di sodio sospettato di favorire fattori come depressione , ansia oppure disturbi nel comportamento
L’esperimento, partito tre anni fa, è nato dall’esigenza di molti familiari di pazienti psichiatrici che vedevano gli effetti collaterali degli psicofarmaci e che avevano problemi che andavano dall’acquisizione di peso, dai disturbi dermatologici a quelli cardiaci. Lavorando sull’alimentazione di 40 pazienti psichiatrici è emerso che cibi sbagliati causavano intossicazione e creavano uno stress fisico che si traduceva anche in stress psichico. Con una dieta adeguata si sono riscontrati effetti positivi sull’umore, sulla frequenza delle crisi psicotiche e sul sonno.

