
I cibi portafortuna che non possono mancare a Capodanno
Che sia una semplice credenza popolare o meno, ci sono cibi che non possono mancare sulle tavole del cenone di Capodanno. Si tratta di diversi alimenti e ci limiteremo ad elencare quelli più noti per essere portafortuna da mangiare l’ultimo giorno dell’anno. Il cibo ritenuto portafortuna per eccellenza e che gran parte degli italiani mangiano al veglione sono le lenticchie con il cotechino. Con la loro forma tonda e appiattita ricordano le monete e perciò sulla tavola di Capodanno non possono mancare come auspicio di fortuna e ricchezza nell’anno che sta per iniziare. Anche l’uva rappresenta l’abbondanza. E’ tradizione mangiarne dodici acini.
Anche i fagioli sono un alimento di buon auspicio e la tradizione viene dal Sud degli Usa. Come per le lenticchie simboleggiano le monete e quindi sono considerati portatori di ricchezza. Invece nella mitologia greca e romana la pianta e il frutto di melograno erano considerati sacri perché amati dalle dee Venere e Giunone e simbolo di fertilità e ricchezza. Anche il peperoncino non può mancare al nostro veglione di Capodanno. Molto diffuso a Napoli contro invidie, malocchio e altri guai. C’è poi il riso che con i suoi chicchi dovrebbe, secondo varie credenze, portare abbondanza per l’anno a venire. Se il menù non lo prevedesse si può sempre spargerne una manciata sulla tavola come augurio di buon auspicio. Infine il mandarino: per il Feng Shui cinese è uno dei portafortuna per eccellenza, perché con la sua forma sferica richiama l’infinito. Per il Capodanno cinese si regalano mandarini agli ospiti in segno di buon augurio proprio l’ultimo dell’anno, perché è considerato un simbolo capace di portare prosperità, fertilità e longevità.

