Reportage

Arriva il Nergi, mini-frutto ricco di vitamine

Lo chiamano anche «mini kiwi» ed è ricco di vitamine. Si chiama Nergi, il piccolo frutto prodotto nel Cuneese dall’Organizzazione di produttori Ortofruit Italia di Saluzzo.
Si tratta di un frutto di piccole dimensioni, ottenuto dall’incrocio naturale di due piante appartenenti alla specie appartenenti alla specie Actinidia Arguta che si presenta con una buccia liscia e non ruvida, un diametro di 2-3 centimetri e un contrasto equilibrato tra dolce e acido. Oltre al suo gusto particolare il Nergi si caratterizza per essere un «frutto della salute», approvato da SmartFood, programma di ricerca in Scienza della nutrizione e comunicazione della Fondazione dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo). Fondazione che ha esaminato le caratteristiche nutrizionali del Nergi, basandosi sul severo disciplinare in materia di agricoltura 100% sostenibile. Il Nergi è un vero concentrato di vitamina E: 200 grammi coprono l’88% del fabbisogno giornaliero di questa vitamina. Ma è anche ricco di fibre, potassio e rame.
L’Actinidia Arguta è una pianta selvatica originaria dell’Asia Orientale. La varietà coltivata oggi è ottenuta da incroci naturali realizzati da botanici in Nuova Zelanda. In Europa è approdata in Francia e da qui, con accordi commerciali, si sta diffondendo in Italia, Portogallo e Olanda. In Italia la coltivazione, al momento, è localizzata in Piemonte nella zona fra Savigliano e Saluzzo, storicamente dedicata alla produzione di frutta. Da poco in questa zona del Piemonte si è chiusa la raccolta del Nergi: sui 100 ettari di produzione ne sono stati ricavati 3500 quintali, che saranno mesi in commercio a partire da dicembre in vaschette.

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