
Tracciabilità del grano per la pasta Made in Italy
Pasta prodotta in Italia ma con grani di cui non si conosce la provenienza. Per avere la piena tracciabilità di questo prodotto il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina e il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda annunciano che sta per essere avviato un percorso di tracciabilità e riconoscibilità dell’ etichettatura di grano e pasta. Un percorso di filiera che sarà analogo a quello recentemente approvato per il latte con il decreto sull’obbligo di indicazione del Paese di origine per i prodotti lattiero-caseari. L’obiettivo è arrivare ad una disciplina europea in materia di indicazione dell’origine dei prodotti che renda queste norme obbligatorie per tutti. Nel 2015 l’Italia ha circa quadruplicato il grano di importazione dall’Ucraina rispetto all’anno precedente, passando dalle 139 mila tonnellate del 2014 a 579 mila tonnellate. Un aumento fatto a discapito di altri fornitori storici come la Francia o il Canada, che trova conferme già nei primi mesi del 2016 e che ha fatto del Paese ex sovietico -da sempre nostro importante fornitore di mais per mangimi- anche il terzo fornitore di grano per l’Italia.

