Cronaca

E’ morto il«re dei wafer» Armin Loacker

Addio al «re dei wafer» Armin Loacker, morto all’età di 78 anni. Dietro ad Armin Loacker, e a sua sorella Chrisitne, ci sono i wafer tra i più gustati in Italia e nel mondo, prodotti in ad Auna di Sotto sul Renon e ad Heinfels nel Tirolo Orientale (Austria) e sette Loacker Stores.
L’impero Loacker nasce nel 1925 in una piccola pasticceria del centro storico di Bolzano di Alfons Loacker, pasticciere qualificato del paese austriaco di Gotzis, che lavorava con due aiutanti. Oltre ai classici prodotti da pasticceria inizia già a produrre specialità di wafer con materie prime naturali, secondo sue ricette. Oggi, a quasi due secoli di distanza dalla sua nascita, la Loacker ha (dati riferiti al 2017) 1.038 collaboratori, 335,4 milioni di fatturato complessivo, 876 milioni di mezzi prodotti per un totale di 36.159 tonnellate vendute (il 30% in Italia e il 70% all’estero) e 5 tonnellate di nocciole tostate ogni giorni. Con il passare del tempo l’azienda si sviluppo sempre di più e nel 1974 la sede divenne troppo piccola, ma per Armin Loacker non ha mai voluto trasferirsi nella zona industriale di Bolzano accanto agli stabilimenti dell’industria pesante di allora. Fu così che in base al suo motto, «un prodotto naturale si produce in un ambiente naturale. Abbiamo quindi bisogno di aria sana, acqua pulita e delle montagne», Alfons trasferì poi l’azienda e la produzione sull’altopiano del Renon nel cuore delle Dolomiti.
Loacker gestisce anche sette Loacker Stores, composti dai Loacker Café-Pasticceria e i Loacker Brandstore. La sede di Heinfels ospita inoltre il Mondo Bontà Loacker con la mostra interattiva e la Pasticceria Interattiva. Attualmente la gestione è affidata ai figli di Armin, Andreas e Martin, e dal nipote Ulrich Zuenelli.

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