
Cioccolato di Modica, il primo con registrazione IGP
Il ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il disciplinare di produzione della denominazione Cioccolato di Modica Igp, il primo cioccolato registrato in ambito comunitario.
Il cioccolato di Modica ha un aspetto “grezzo” e qualità organolettiche uniche dovute al tipo di produzione che rispetta quella di 500 anni fa. A Modica, che al suo cioccolato ha dedicato un museo gestito dal Consorzio di Tutela, la preparazione a base di fave di cacao e zucchero si pratica fin dal 1600. Oggi sono una quarantina le aziende produttrici, in genere a conduzione familiare (25 aderenti al Consorzio di tutela). Caratteristica del cioccolato di Modica, che non passa dal concaggio tipico del cioccolato tradizionale; il concaggio prende il suo nome dalla conca, un recipiente a forma di conchiglia dove la polvere di cioccolato derivato dalla rullatura fine viene impastata, mescolata, aerata, quindi liquefatta., Invece il cioccolato di modica, non essendo sottoposto a questo tipo di trattamento mantiene la è la granulosità dalla lavorazione a basse temperature; la pasta viene sciolta infatti a 45 gradi mentre lo zucchero scioglie a 80 gradi. Nel cioccolato di Modica quindi non si fonde lo zucchero.
Ma dietro alle quattro tacche che suddividono una barretta del cioccolato di Modica c’è un significato: ricordano le quattro colline di Modica. Ogni tacca corrisponde a 25 grammi di cioccolata, che è il ‘qb’, il quanto basta per fare una tazza di cioccolata sciolta in acqua.

