Cronaca

La cipolla di Certaldo eccellenza della Valdelsa

E’ citata addirittura da Giovanni Boccaccio nel suo Decameron (VI libro) ed è stata inserita nello stemma del comune di Certaldo, comune fiorentino che si trova nella zona della Valdelsa. Probabilmente fu inserita nello stemma dai conti Alberti, feudatari del luogo durante il XII secolo. La cipolla di Certaldo, presidio Slow Food, è un ingrediente alla base della cucina di questa zona della Toscana, in provincia di Firenze. Questa cipolla è una selezione locale di cipolla rossa di gusto dolce e particolare ed è legata alla cultura e alla storia di questo borgo della Valdelsa, prodotto dell’eccellenza toscana e italiana. Ha una forma forma rotonda, schiacciata ai poli, colore rosso violaceo con tonalità interne di color bianco rossastro, sapore dolce, pezzatura medio-grossa. Diverse le ricette che si possono fare con la Cipolla di Certaldo. Uno degli usi ottimali è per la zuppa di cipolle di Certaldo. Il modo migliore per farle è lasciarle appassire nell’olio caldo; poi vanno passate al setaccio e si aggiungono un poco di brodo vegetale e alcune patate fino a formare un crema densa. Si serve con un poco di pepe, olio e crostini di pane toscano.
Esistono due tipi principali di cipolla di Certaldo, in base alla stagione di produzione: la statina, raccolta in estate, di colore viola chiaro, succosa e relativamente dolce, e la vernina, raccolta in autunno, rosso scura, leggermente schiacciata in alto con un sapore pungente. 

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