Cronaca

Morto Bocuse, chef e a tre stelle padre della Nouvelle Cuisine

Lavoratore instancabile e dalla personalità complessa, è morto a 91 anni uno dei più grandi chef, il francese, Paul Bocuse. Originario di Lione, tre stelle Michelin da più di 50 anni, Bocuse ha lasciato un’impronta indelebile sulla cucina francese e mondiale del Ventesimo secolo.
Bocuse era un «figlio d’arte», figlio unico di Georges Bocuse e di Irma Roulier proveniva da un’antica famiglia di cuochi. Fin da piccolo frequenta la cucina dei genitori, all’Auberge du Pont de Collognes – ancora oggi cuore del suo impero gastronomico – , e scopre la passione per un mondo nel quale sfogherà il suo grande talento. A soli 20 anni, viene assunto presso lo chef stellato Eugene Brazier, già punto di riferimento per la gastronomia, in quegli anni poi passa con Fernand Point, del ristorante La Pyramide.
Pur essendo pluripremiato Bocuse non si è arroccato sulle proprie posizioni ma ha fatto dell’insegnamento e della coltura dei giovani talenti uno degli scopi della sua carriera. Prima all’istituto di Ecully, per fondare poi, nel 1987, il Bocuse d’Or un concorso internazionale ispirato a eventi mondiali che comprende una sessantina di competizioni nazionale che si svolgono nell’arco dei due anni, per selezionare gli chef che approderanno poi alla prova finale. Il suo progetto si è completato poi, nel 2004, con la fondazione Paul Bocuse per i giovani talenti.
Bocuse scompare a poco tempo di distanza dall’italiano Gualtiero Marchesi, morto a fine dicembre. Marchesi aveva 87 anni. Titolare del ristorante ‘Il Marchesino’, aveva ricevuto numerosi riconoscimenti e onorificenze. Il decano degli chef aveva lasciato nell’ottobre scorso il rettorato di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana dove si insegna il mestiere del cuoco e del pasticcere.

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