
La spuma, una bevanda sempre apprezzata
C’è chi la considera una bibita un po’ vintage ma la spuma è sempre richiesta nei bar. Soft drink che dominava nelle feste di compleanno, ai bar dell’oratorio come a quello sotto casa, è una bibita analcolica a base di acqua gassata, zucchero, quantità variabili di caramello e aromi vari come il gusto «ginger» allo zenzero, al cedro o ancora come succo di limone, infuso di scorze di arancia, cedro. Un’ampia varietà degli aromi che i produttori, molto diffusi in passato, potevano usare per la produzione, tanto che stabilire una ricetta unica è impossibile. Oggi restano i gusti classici mentre i produttori si sbizzarriscono con bevande a base di aromi come il chinotto di Savona, o alle arance del Gargano, ma molti non classificano queste ultime come spume ma bevande a sè.
Molto diffusa a partire dagli anni Quaranta in realtà la spuma ha origini più lontane nel tempo. La prima a nascere è la bionda nella seconda metà dell’Ottocento, dopo che un oste particolarmente creativo ha iniziato a miscelare varie gazzose, insieme a uva, aromi naturali, e caramello. Poi è nata la versione scura Si può trovare anche in versione nera, ai gusti arancio, cedro e ginger. Questa versione nuova della bionda pare sia stata inventata nel 1938 dall’azienda Spumador, chiamata proprio Nera 1938. Qualcuno mormora anche dell’esistenza di una bianca, simile al sapore della gazzosa.

