
Maltempo del primo Maggio, danni alle colture
Produzioni a rischio per il freddo che ha colpito le colture nei giorni scorsi. A dirlo è Coldiretti, per il freddo che non solo ha rovinato il primo maggio a molti italiani, ma maltempo e brusco abbassamento della temperatura hanno avuto conseguenze negative per vigneti, colture frutticole e orticole ma anche cereali e legumi colpendo a macchia di leopardo le campagne da Nord a Sud. Coldiretti ha fatto un monitoraggio sugli effetti di freddo, neve, violenti temporali e soprattutto gelo fuori stagione sui raccolti, il cui sviluppo è stato anticipato da un inverno che era stato segnalato come il terzo più’ caldo di sempre con temperature superiori di 1,76 gradi rispetto alla media.
Le temperature notturne che scendono fuori stagione di due o tre gradi sotto lo zero hanno causato danni soprattutto alle gemme delle vigne con la conseguente perdita della produzione di uva e quindi di vino. «Le piante da frutta – spiega la Coldiretti – si trovano in una fase di ripresa vegetativa particolarmente delicata e sono molto sensibili alle gelate tardive che pregiudicano i raccolti estivi. Il caldo inverno – continua la Coldiretti – ha anche anticipato l’arrivo di molte primizie nei campi che adesso sono state danneggiate dal maltempo. Si tratta degli effetti dei cambiamenti climatici che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi ed intense e un maggiore rischio per gelate tardive con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo».

