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Il riso Carnaroli

Il riso Carnaroli, 70 anni ben portati

Il riso Carnaroli compie 70 anni e se sono certe le notizie sulla sua data di nascita, poco si sa sull’origine del nome.
Questo tipo di riso Made in Italy nasce nel 1945 da un incrocio tra il riso [highlight color=”yellow”]Vialone e il Lencino[/highlight] ed è indicato soprattutto per i risotti poiché è ricco di “[highlight color=”red”]amilosi[/highlight]”, quindi in grado di tenere bene la cottura. A fare l’incrocio è stato [highlight color=”blue”]De Vecchi[/highlight], un agricoltore di Paullo, in provincia di Milano.
Secondo alcuni il nome Cardaroli deriva dal nome del lavoratore di De Vecchi e sarebbe lui il vero ideatore dell’incrocio. Secondo una fonte più “scientifica”, quella del direttore della cooperativa Vercellese Sardo Piemontese Sementi che ha inventato il riso nero conosciuto come riso Venere, il nome è da attribuire al rivestimento del chicco che ha un [highlight color=”orange”]color carne[/highlight], più scuro di quello degli altri.
Ma qualunque sia l’origine del nome, il Carnaroli resta uno dei risi più pregiati, pur essendo una produzione di nicchia, e questa sarà un’annata particolare. Coltivato su soli 7 mila ettari, su una superficie totale coltivata a riso di 227 mila, quest’anno sarà di ottima qualità. Intanto i coltivatori pensano a incrementare la produzione con varietà simili – Carnise, Karnak, Caravaggio, Keope e Poseidone – che appartengono allo stesso gruppo e che, se verrà approvata la nuova legge, potranno essere commercializzate sotto il nome Carnaroli, mentre il “vecchio” resterà “[highlight color=”green”]Carnaroli classico[/highlight]”.

Riso carnaroli
Riso carnaroli

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