
Poche piogge, pochi funghi
Questa lunga coda di estate è l’ideale per amanti del mare e del caldo, ma non per appassionati e cercatori di funghi.
Il gran caldo di questa estate è stato accompagnato da pochissime piogge. Coldiretti sottolinea come l’andamento climatico dell’estate con meno pioggia e temperature medie più elevate non abbia favorito fino ad ora la nascita dei preziosi miceli. «Nella prima decade di agosto – sottolinea la Coldiretti – sono cadute il 62,1 % in meno di precipitazioni, ma rispetto alla media sono stati avari di pioggia anche i mesi di luglio (-56%), giugno (-5%), di maggio (-29%) e aprile (-43%), secondo le elaborazioni su dati Ucea». Le poche precipitazioni che si sono verificate sono state rapide e violente mentre la nascita dei funghi per essere rigogliosa richiede, come condizioni ottimali, terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco. E l’Italia dispone di oltre 10 milioni di ettari di bosco che – riferisce la Coldiretti – coprono un terzo dell’Italia e ospitano porcini, finferli, trombette, chiodini e le altre numerose specialità note agli appassionati.

