Interviews,  Interviste

In ostello come in hotel

Hostelling International – e quindi l’AIG in Italia – rappresenta la reale alternativa low-cost per chi vuole conoscere realmente il mondo. Ne parliamo con Lucia Chessa, direttrice dell’Ostello di Milano.

Lucia Chessa1In Italia gli ostelli AIG, Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, sono attualmente oltre un centinaio e rappresentano la catena ricettiva più vasta del nostro paese. Gli ostelli italiani di Hostelling International hanno seguito l’evolversi del movimento a livello mondiale, adattandosi alle crescenti richieste
del Turismo Sociale e Giovanile. Da qui la reazione di nuove modalità di accoglienza: stanze più piccole e sempre dotate di servizi, per famiglie e per ospiti con disabilità, attenzione alla biocompatibilità e minimo impatto ambientale. Inoltre gli ostelli italiani dell’AIG possono contare su un valore aggiunto: sono
realizzati – nel 65% dei casi – in edifici di pregio storico o architettonico riconvertiti alla nuova destinazione.
Altra caratteristica è la promozione di attività collaterali alla accoglienza, prevalentemente culturali.
Come viene gestito l’ostello di Milano?
L’Ostello per la Gioventù è una particolare struttura ricettiva nata per i giovani ma attualmente aperta a tutte le classi di età e si distingue per: l’assoluta economicità e la presenza di molti spazi comuni per favorir la socializzazione, elemento fondamentale per una corretta educazione dei giovani. L’ostello di Milano ha 350 posti e segue tutte le norme in materia di igiene. Per esempio, il frigorifero, se non gestito correttamente, può costituire uno dei principali veicoli possibili di contaminazione; abbiamo quindi deciso di non mettere a disposizione dei nostri ospiti il frigorifero in condivisione, in questa struttura così grande, mentre lo offriamo nell’ostello di Bergamo della capienza di 85 posti.
Oggi, quali sono i suoi ospiti tipo?

Esistono tre grandi tipologie: giovani, famiglie e gruppi. I giovani sono dai 18 ai 25/27 anni e sono i classici viaggiatori zaino in spalla o visitano Milano per studio e cultura; le famiglie, soprattutto nei mesi estivi, sono straniere, con figli piccoli e viaggiano per turismo; i gruppi sono invece istituti scolastici (superiori o universitari) soprattutto stranieri, oppure
gruppi sportivi, cori, associazioni culturali fondati su interessi comuni.
Quali sono i periodi di maggior affluenza?
L’affluenza è determinata dagli eventi e dalle manifestazioni fieristiche, prime fra tutti il Salone del Mobile, evento principale dell’anno. Seguono la Borsa del Turismo e il Macef. Ci sono anche le partite di calcio di coppa o la Formula Uno. Senza dimenticare i grandi concerti, nel periodo estivo soprattutto.
Quanti frigoriferi sono presenti? è “luogo” di aggregazione?
A Milano, abbiamo il frigorifero della cucina per la conservazione degli alimenti del breakfast e un frigo in reception per i dipendenti, occasionalmente viene messo a disposizione per conservare i medicinali degli ospiti di passaggio.
Abbiamo anche altri frigoriferi, allocati in un locale chiuso a chiave, che mettiamo a disposizione per giovani che si fermano, per stage o
studio, e hanno necessità diverse.
Nell’ostello di Bergamo, invece, classificato come Migliore d’Europa per posizione e per qualità degli arredi e servizi, disponiamo di una “zona frigoriferi” dove gli ospiti possono conservare i propri alimenti in contenitori ermetici classici con etichetta con nome e data.
Questo facilita l’operato di chi gestisce le pulizie. A mio giudizio, il frigorifero è un fantastico “luogo” di aggregazione, ma anche di attrazione in un ostello, se fosse un oggetto di design, anche bello da guardare.
 

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